Ancora una TSRM denunciata dai NAS esattamente come i colleghi di Marlia e Barga: la storia tristemente si ripete!

<< I carabinieri del NAS di Bari, nel corso di indagini di polizia giudiziaria, hanno scoperto che presso uno studio radiologico della provincia di Foggia, una 25enne foggiana, tecnico di radiologia, aveva eseguito indagini radiografiche di stretta competenza del medico-radiologo.

La donna, che non era in possesso della laurea in medicina e chirurgia e della specializzazione in radiologia, è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo della professione medica, in concorso con il medico, direttore sanitario del centro di radiologia il quale aveva consentito le indagini radiografiche anche in sua assenza.>>   (Tratto da “immediato.net” del 24-01-2018: Effettua raggi senza avere titoli, guai per una 25enne foggiana. Denunciato anche radiologo)

Care Colleghe e Colleghi,

dal 5 dicembre 2013, data in cui fu pubblicata la direttiva europea 59/2013/Euratom (che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti) ad oggi, la Federazione Nazionale TSRM ha avuto tutto il tempo di mettere veramente in sicurezza i TSRM battendosi con forza e convinzione per una corretta traduzione della direttiva Euratom e consentire un recepimento della stessa che preveda, così come è nei fatti e ovunque in Italia, la titolarità del TSRM nel condurre in autonomia (anche se non in esclusività) indagini radiologiche così come è stato formato nelle università italiane.

Provate a pensare alla nostra giovane collega che, a soli 25 anni, in periodi così difficili per trovare lavoro (molti sono costretti ad emigrare per trovarlo), ne trova uno, credendo di essere una professionista laureata con abilitazione a condurre indagini radiologiche, si ritrova, invece, ad affrontare un’esperienza così traumatica qual è un procedimento giudiziario (ne sanno qualcosa i colleghi di Marlia e Barga) che, comunque, la “segneranno” (naturalmente ci auguriamo che così possa non essere).

Provate a pensare anche ai genitori della giovane collega che, sostenendola negli studi universitari, hanno creduto di dare un futuro dignitoso alla propria figlia: dopo questo avvenimento saranno certamente disorientati e sconcertati e si chiederanno … ma perché esistono corsi di studi “truffa” per di più autorizzati dallo Stato, che in realtà, pare, dalle accuse rivolte alla collega, non forniscono quelle competenze e quelle abilitazioni dichiarate nelle finalità dello stesso corso di studio? Abbiamo buttato via dei soldi per inguaiare nostra figlia?

Però la Federazione Nazionale TSRM ha preferito dare priorità all’assicurazione obbligatoria e ancor prima dell’uscita dei Decreti attuativi della Legge 24/2017 (Legge Gelli), unici! a farlo fra le professioni ordinistiche, invece di ricorrere al Consiglio europeo così come aveva dichiarato e promesso per far correggere e tradurre correttamente il termine “practitioner”.

Però la Federazione Nazionale TSRM, in modo discutibile e d’imperio, con soli 10 giorni di preavviso, ha unilateralmente, senza il parere del Consiglio Nazionale (tutti i presidenti di collegio), anticipato le elezioni per il rinnovo del comitato centrale che si terranno nei prossimi 27-29 gennaio invece che nel mese di marzo come, usualmente, è stato sempre fatto: forse il presidente e gli uscenti hanno tanta fretta perché sanno che dietro l’angolo c’è qualcosa di poco favorevole per i TSRM (e per i cittadini)?

Per non dimenticare il fatto che i presidenti di collegio NON avranno il tempo necessario per consultare e convocare i consigli direttivi e decidere INSIEME chi, come e perchè scegliere per il futuro comitato centrale? Certamente il tempo per convocare un’assemblea di tutti gli iscritti non c’è!

Però il ministro Lorenzin, quel ministro che non ha mai tenuto in dovuto conto la nostra professione e le segnalazioni e denunce che la Consulta Nazionale TSRM ha fatto per recepire una corretta traduzione della direttiva europea 59/2013/Euratom, si è candidata alle elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano e magari avrà anche il coraggio di chiederci il voto per essere rieletta.

Care Colleghe e Colleghi, non è più possibile restare passivi e subire tutti questi maltrattamenti! Dobbiamo svegliarci e rivendicare il rispetto della nostra dignità umana e professionale!  Ciò che è successo alla nostra giovane collega può capitare ad ognuno di noi e in qualunque momento.

Per completezza, gioverà senz’altro rileggere i seguenti articoli:

Federazione, che fine ha fatto la richiesta di corretta traduzione in italiano della Direttiva Europea 2013/59/Euratom? E’ tempo di avviare la procedura di segnalazione e denuncia alle autorità competenti del Consiglio Europeo

Denuncia alla Commissione Europea e APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA per una corretta traduzione della Direttiva 2013/59/Euratom

Le traduzioni/versioni della Germania, Gran Bretagna (UK), Finlandia, Francia e Spagna della direttiva 2013/59/Euratom

STANNO CHIUDENDO LE RADIOLOGIE SE NON SI RICONOSCE AL TSRM IL RUOLO DI “PRACTITIONER” AL PARI DEL MEDICO E DELL’ODONTOIATRA!

Richiesta alle Regioni e alle Commissioni parlamentari Salute e Politiche Unione Europea di intervento per una corretta traduzione della Direttiva 2013/59/Euratom

 

ISCRIZIONE MAILING LIST TSRM:  Se altri colleghi, strutturati e studenti, desiderano essere inseriti nella mailing list TSRM, possono inviare la richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]  con all’oggetto “RICHIESTA ISCRIZIONE MAILING LIST TSRM“.

2 Risposte a “Ancora una TSRM denunciata dai NAS esattamente come i colleghi di Marlia e Barga: la storia tristemente si ripete!”

  1. Che dire… C’è da augurarsi che i presidenti di collegio siano miracolosamente illuminati nel ripulire da ridicole cariatidi il comitato centrale rinnovandolo con professionisti degni di questo nome.

  2. Perché non si organizza uno sciopero nazionale, non di categoria “d” ma solo dei TSRM !!!
    Certo, chi può e dovrebbe far questo è la federazione nazionale la quale avrebbe mezzi e potere a divulgare a tutti i colleghi TSRM una data in cui “incrociare le braccia”!!!
    Personalmente ho 20anni di professione alle spalle e pur lavorando nel “pubblico” non ho mai scioperato poiché non ho mai creduto che il mio dissenso avrebbe giovato ad alcuno se non a chi aveva già deciso per tutti!
    A fronte di questo, ho motivo di credere che ad uno sciopero settoriale “TSRM” tutti i colleghi, tranne i precettati, prenderebbero parte!!!
    Non so, in questi anni, cosa abbia fatto il sig Beux, certo non mi sembra che possiamo gioire, dato che oltre a non aver guadagnato autonomie ma abbiamo perse parecchie e a dirla tutta, noi tutti lavoriamo costantemente in maniera illegale visto che anche la mera, banale, standard proiezione va concordata col dirigente medico!!!
    Personalmente non miro ad avere una sonda ecografica nelle mani ma vorrei lavorare in sicurezza legale, poter dialogare col paziente anche per una prima, banale anamnesi all’escludere lo stato di gravidanza, cosa che comunque facciamo ma avallati e coperti dal radiologo!
    Allora mi chiedo, perché mi devo assicurare se non ho responsabilità!??
    Solo perché mi può cadere il paziente????
    Cortesemente cominciamo a far qualcosa, ricordandoci che siamo laureati, paghiamo delle tasse e il nostro dovere lo svolgiamo egregiamente e “in prima linea”!
    Se noi incrociano le braccia ci dovranno per forza ascoltare, quello che facciamo noi, nel nostro ruolo, non possono farlo altri!
    Siamo si pochi ma una potenza.
    Trsm Dott Severino Florio
    Termoli -CB-

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