Richiesta alle Regioni e alle Commissioni parlamentari Salute e Politiche Unione Europea di intervento per una corretta traduzione della Direttiva 2013/59/Euratom

7 aprile 2016 – Alla cortese attenzione di:

Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – On. Stefano BONACCINI

Presidenti Componenti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – On. Antonio Saitta

Componenti della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

Coordinatore della Commissione Affari Europei e Internazionali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – On. Catiuscia MARINI

Componenti della Commissione Affari Europei e Internazionali della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

Presidente della Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato della Repubblica Italiana – On. Emilia Grazia DE BIASE

Componenti della Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato della Repubblica Italiana

Presidente della Commissione permanente per le Politiche dell’Unione europea della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana -On. Michele BORDO

Componenti della Commissione permanente per le Politiche dell’Unione europea della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana

Oggetto: segnalazione e richiesta di intervento per una corretta traduzione della Direttiva 2013/59/Euratom.

Illustrissimi Presidenti e Onorevoli Componenti delle Commissioni in intestazione, buon giorno.

In data 05 dicembre 2013 la Commissione europea ha emanato la Direttiva 2013/59/Euratom, circa le misure di radioprotezione per la popolazione sottoposta ad esposizione di radiazioni ionizzanti per scopo medico. La predetta Direttiva, tradotta in tutte le lingue dei Paesi appartenenti all’Unione Europea, nella SOLA versione italiana presenta una falsa traduzione giacché il termine “practitioner” è stato tradotto come “medico specialista”.

Questa traduzione, già presente nella Direttiva 1997/43/Euratom, è stata recepita dal nostro Legislatore con il D.Lgs 187 del 26 maggio 2000 che, per le sue contraddizioni dovute proprio alla falsa traduzione del termine “practitioner”, ha prodotto due rinvii a giudizio penale di onesti e competenti professionisti Tecnici sanitari di Radiologia Medica (i c.d. casi Marlia e Barga) e due contenziosi amministrativi (ASL della Regione Friuli Venezia Giulia e Regione Veneto).

Per questi motivi la Consulta Nazionale per la Professione di TSRM (Gruppo a carattere scientifico, professionale, sociale e culturale, con finalità di divulgazione, formazione e valorizzazione della professione di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica http://consultatsrm.altervista.org/chi-siamo/),  in data 7 marzo 2016 ha formalmente presentato denuncia alla Commissione Europea e, in data 11 marzo 2016 ha rivolto un appello al Presidente della Repubblica Italiana, On. Sergio Mattarella, affinché intervenga, a sostegno della nostra contestazione. Entrambe le richieste sono allegate in calce a questa nostra segnalazione-richiesta.

Oltre alle motivazioni contenute nei due documenti allegati, considerato l’alto ruolo istituzionale a Voi assegnato, ci preme sottolineare come la falsa traduzione del termine “practitioner” sia gravemente pregiudizievole nei confronti del Legislatore italiano (Centrale-il Parlamento e Decentrato-le Regioni), poiché questi vengono privati di Autonomia decisionale e di Libertà di scelta previsti dalla Costituzione italiana:

  • L’Autonomia decisionale viene privata dal momento che, diversamente dagli obiettivi di tutte le Direttive Europee, al Legislatore italiano viene imposta una sola decisione ovvero il “practitioner” è solo il medico che ha conseguito una specializzazione. Al contrario, nella versione ORIGINALE, il “practitioner” (operatore sanitario abilitato) è il medico, l’odontoiatra o il professionista sanitario abilitato ad assumersi la responsabilità delle esposizioni mediche alle radiazioni ionizzanti;
  • La Libertà di scelta da parte del Legislatore italiano, che deve esercitare le proprie funzioni istituzionali nel rispetto dei Dettati Costituzionali, è di fatto impedita dall’annullamento delle possibilità offerte e contenute nella Direttiva originale che, al termine “practitioner”, fa corrispondere:
  1. il “medico”, anche senza specializzazione;
  2. l’“odontoiatra”, che non è un laureato in medicina e chirurgia;
  3. e “altro professionista sanitario abilitato” quale è il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica che, pur in possesso di ABILITAZIONE DI STATO all’impiego in autonomia di sorgenti di radiazioni ionizzanti ad uso medico (D.M. 746/1996-Profilo professionale del TSRM, L. 42/1999, L. 251/2000 e L. 43/2006) si vede non solo escluso dall’esercitare la Professione per il quale è stato Formato (a spese dello Stato e delle Regioni) ma anche ad esercitare-lavorare in violazione della Legge (casi Marlia e Barga che potrebbero diventare casi di altre Procure italiane).

Per una maggior comprensione, riportiamo qui di seguito l’ultima, delle numerose segnalazioni, che la Consulta Nazionale TSRM ha ricevuto tramite e-mail in data 6 aprile 2016; per rispetto della riservatezza dovuta ai colleghi che ci hanno scritto, abbiamo omesso i loro dati identificativi:

<< Salve, siamo un gruppo di  Tecnici S.R.M.  in servizio presso il  piccolo  Ospedale di ……… in provincia di ………; il nostro organico è stato ridotto e declassato nel tempo a tre (3) Tecnici e un Medico Radiologo.

Svolgiamo la nostra attività di Radiologia Diagnostica e M.o.c.   dal Lunedì al Venerdi su due turni, il Sabato è risevato alle Moc ma il Medico  non c’é  dovendo fare il suo orario su cinque giorni tra mattina e pomeriggio; 

tutto è andato bene sino a qualche giorno  fà  quando il nuovo Primario con sede in altra struttura ha deciso che il Tecnico senza il Medico non può stare e quindi ha  chiuso  l’ambulatorio  il  Sabato, per ora. Adducendo a giustificazione di ciò l’applicazione dei protocolli , tanto discussi .

Il Medico difende la nostra professionalità e il nostro diritto ad eseguire esami in sua assenza  

Come ci dobbiamo comportare?  

Possiamo opporci a una decisione del genere che lede la professionalità del Tecnico “Professionista” Radiologo Laureato considerandolo alla stregua di mero esecutore ( galoppino) degli ordini del Medico?

Firma 1, Firma 2, Firma 3 >>

Per quanto sopra esposto e a completamento di quanto riportato nell’allegata denuncia alla Commissione Europea e appello al Capo dello Stato, il sottoscritto Sellitti Francesco Paolo, Coordinatore-Rappresentante eletto della Consulta Nazionale per la Professione di TSRM, i cui nominativi sono riportati qui di seguito, chiede un Vostro intervento istituzionale nelle sedi competenti e nei confronti del Ministero della Salute affinché si evitino le criticità descritte in premessa, cogliendo invece l’occasione offerta dalla nuova Direttiva europea 2013/59/Euratom per rilanciare lo sviluppo della teleradiologia a favore di un Sistema Sanitario Nazionale e Regionale più moderno ed efficiente.

Allegati: Denuncia alla Commissione Europea e APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA per una corretta traduzione della Direttiva 2013/59/Euratom

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Distinti saluti.

Il Coordinatore-Rappresentate della Consulta Nazionale per la Professione di TSRM

Dr. Francesco Paolo Sellitti   Via ……., … – ….. Torino     Telefono: …….; e-mail: [email protected]

Dichiarazione: nell’offrire la nostra disponibilità ad incontrare gli intestatari per eventuali approfondimenti, autorizzo all’utilizzo dei miei dati personali per le finalità riportate in questa segnalazione-richiesta.

PER SCARICARE LA SEGNALZIONE-RICHIESTA IN FORMATO COMPLETO PDF CLICCA QUI

Distinti saluti I TTSSRM:

Sellitti Francesco Paolo (Torino)-Coordinatore

Alemanno  Antonio (Foggia)-Coordinatore

Pastor Lopez Maria Juana (Milano)-Coordinat.

Agostinelli Riccardo (Parma)

Aloisi Marco (Roma)

Amadasi Giuliano (Parma)

Aquilino Antonino (Cosenza)

Bagli’ Gaetano (Enna)

Baldassarri Walter (Cecina-Livorno)

Battista Matteo (Catania)

Bellini Domenico (Montefiascone-Viterbo)

Bertanelli Mario (Meda-Monza Brianza)

Bianchi Oreste (Vigevano-Pavia)

Boccaccio Fabio (Genova)

Boccafoschi Rosario (Catania)

Boi Maurizio (Cagliari)

Bolchini Cesare Alberto (Novara)

Bombarda Giovanni (Bologna)

Bottazzi Daniela (Vigevano-PV)

Bovati Luigi Giulio (Monza)

Caldarone Santo (Catania)

Camarda Michele (Bronte-CT)

Campagnoli Marco (Novara)

Cannata Irene (Reggio Calabria)

Cantore Salvatore (Genova)

Cardone Francesco (Fermo)

Caruso Olivio (Ragusa)

Castellano Alessio (Genova)

Castorina Maria Grazia (Sassari)

Cellana Anna (Lidero-Trento)

Ceolato Massimo (Pallanza-Verbiana)

Chiatamona Ranieri Carmine (Roma)

Cianchino Paolo (Ragusa)

Ciarella Maria Assunta (Canistro-L’Aquila)

Ciavola Maria Agata (Catania)

Contini Ernesto (Verona)

Corbari Michela (Cremona)

Coriasco Mario (Torino)

Cortissone Gian Mario (Vercelli)

Cossu Maria Cristina (Cagliari)

Cristianini Marco (Albano Laziale-Roma)

Cuocci Cataldo (Taranto)

Daolio Cinzia (Reggio Emilia)

D’errico Francesco (S. Giovanni Rotondo-FG)

De Angelis Tommaso (Caserta)

De Mariano Angioletta (Vercelli)

 

Degani Anna (Brescia)

Di Costanzo Luigi (Pollena Trocchia-Napoli)

Di Stani Anna (Taranto)

Di Vaio Chiara (Mondragone-Caserta)

Enna Adalgisa (Oristano)

Falzone Alfredo (Palermo)

Fausti Alessia (Foligno-Perugia)

Fazzi Francesco (Lecce)

Fiordelli Piero (Perugia)

Fichera Cristian (Monza)

Franchino Filippo (Enna)

Ghisolfi Michelangelo (Pavia)

Giuntini Alfonso (Roma)

Greco Carmelo (Palermo)

Guadalupi Andrea (Brindisi)

Guerra Alessandra (Vigevano-Pavia)

Gulli Claudio (Empoli-Firenze)

Iavarone Raffaele (Brescia)

Imbrò Ivelisa (Siracusa)

Irde Luciana (Ghilarza-Oristano)

Lazzerini Gloria (Poggibonsi-Siena)

Li Pizzi Gabriele (Reggio Emilia)

Licenziato Paola (Novara)

Lisi Marco (Taranto)

Loiodice Francesco (Bari)

Lucarelli Duilio (Gallarate-Varese)

Macaluso Gandolfo Marco (Palermo)

Maccione Antonio Giovanni (Bologna)

Malatesta Valentina (Bussolengo-Verona)

Mallus Stefano (Cagliari)

Marchesi Daniel (Fermo)

Marzocchi Sergio (Ferrara)

Matteucci Claudio (Bologna)

Marzuolo Federico (Tivoli-Roma)

Mazzeo Antonio (Napoli)

Mazzotta Francesco (Ostia-Roma)

Meazza Andrea (Cesano Maderno-MB)

Meldini Claudio (Vercelli)

Merighi Maria Aurelia (Ferrara)

Messina Giuseppe (Augusta-Siracusa)

Metta Michele (Pavia)

Minoia Andrea (Putignano-Bari)

Minutelli Stefano (Peschiera del Garda-VR)

Mischitelli Stefania (S. Giovanni Rotondo-FG)

Moroni Marco (Roma)

Morrone Aurelio (Foggia)

 

Moyano Hugo Ruben (Pavia)

Murru Sergio (Cagliari)

Orfano’ Anna Maria (Paternò-Catania)

Orondini Fabio (Lecce)

Orsi Maria Grazia (Bologna)

Pacifici Stefano (Roma)

Padovani Gianluca (Forlì)

Paffetti Antonio (Zevio-Verona)

Panfili Riccardo (Genova)

Panxhi Arban (Peschiera del Garda-VR)

Pasco Angela (Pontedera-Pisa)

Passalacqua Francesco (Siracusa)

Pellichero Marco (Arzignano-Vicenza)

Perrone Cristina (Siderno-Reggio Calabria)

Perrucci Andrea (Taranto)

Pignataro Giuseppe (Trani-BAT)

Pillai Sara (Cagliari)

Prandini Aridiano (Mirandola-Modena)

Prunella Pasqua (Monopoli-Bari)

Puleo Gianluigi (Oristano)

Rinaldi Ilaria (Carpi-Modena)

Riva Carlo (Ponte San Pietro-Bergamo)

Santucci Stefano (Roma)

Sarti Bruno (Genova)

Scalia Orazio (Catania)

Serafini Demetrio (Macerata)

Serena Luca (Genova)

Sinceri Rosalba (Arezzo)

Solano Tommaso (Vibo Valentia)

Soranno Raffaele (Bari)

Sorrentino Piero (Genova)

Sosto Salvatore (Bologna)

Spada Calogero (Gallarate-Varese)

Speciale Michelangelo (Bagheria-Palermo)

Talomo Rocco (Padova)

Tombesi Marco (Macerata)

Trifilò Gaetano (Acireale-Catania)

Ugolini Gianni (Lodi)

Vallefuoco Massimo (Napoli)

Vargiu Nicolino Giuseppe (Sassari)

Vernazzani Luigi (Livorno)

Vicari Manolo (Roma)

Villani Luigi (Ischia-Napoli)

Violante Domenico (Avellino)

Zaina Marta (Venezia)

Zarrelli Carmina (Vigevano-Pavia)