In una interessante indagine frutto della collaborazione di fisici medici, pediatri e radiologi sulle radiazioni in pediatria illustrata al Ministero della Salute il 6 novembre u.s. e pubblicato nella stessa data su Quotidiano Sanità, il TSRM che conduce le indagini è “desaparecido”!
Infatti, nell’articolo, fra le altre cose c’è scritto:
“… La radioprotezione del paziente – prosegue la nota – deve essere il risultato del concorso di tutti gli attori coinvolti, nel rispetto di ruoli e competenze: la popolazione (pazienti), i prescrittori d’esami (Medici di base e pediatri) e gli specialisti di settore (Radiologici e Fisici medici).”
E I TSRM CHE ESEGUONO L’ESAME DIRETTAMENTE SUL PAZIENTE (E NON SU FANTOCCIO)? “DESAPARECIDOS”!
“… Mentre la responsabilità della giustificazione – ricordano ancora gli esperti – è condivisa fra medico prescrivente e medico specialista (radiologo, medico nucleare, ..), l’ottimizzazione è a carico di quest’ultimo e del Fisco medico il quale esegue la stima della dose al paziente pediatrico e suggerisce le tecniche di esposizione da adottare per ridurre i rischi per il bambino.”
E I TSRM CHE ESEGUONO L’ESAME DIRETTAMENTE SUL PAZIENTE (E NON SU FANTOCCIO)? “DESAPARECIDOS”!
Per leggere l’articolo integralmente vai al seguente link: Bambini e raggi x. L’allarme degli esperti
Nota: Se altri colleghi, strutturati e studenti, desiderano essere inseriti nella mailing list TSRM, possono inviare la richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] con all’oggetto “RICHIESTA ISCRIZIONE MAILING LIST TSRM“.
Il 07/11/2015 16:12, Nicolino Spina ha scritto:
Salve, dopo tanto che leggo le tue mail, riesco a scrivere qualcosa anch’io.
Sono un tsrm molisano con carriera lavorativa trentennale come dipendente full time ed a tempo indeterminato c/o clinica privata convenzionata con il SSN .
Dopo la lettura dell’ennesima ed interessantissima tua mail, noto che la maggior parte di esse trattano il disagio e la denuncia dello sfruttamento con relativa perdita di professionalità della nostra categoria mentre ci scaricano addosso maggiori responsabilità come soggetti, lavandoci la faccia con le pretore riguardo la crescita negli anni della nostra professione (vedi laurea con relativo titolo di dott, specialistica, master, ecc), non adoperandosi per nulla ad una reale e tangibile crescita della categoria: nel sistema lavorativo sanitario delle professioni ‘paramediche’ siamo quasi gli unici a non poter avere autonomia lavorativa ( infermieri, fisioterapisti, ottici, ostetriche ed altre figure possono espletare appieno la loro professione). E pensare che siamo stati i primi ed unici a cui era chiesta obbligatoriamente come conditio sine qua non la maggiore eta’ ( per l’utilizzazione delle radiazioni ionizzanti) e cosa ancora piu’ importante l’ obbligatorieta’ del diploma di scuola secondaria superiore. Nel corso degli anni, poi, siamo stati affiancati e sorpassati abbastanza facilmente da tutte le altre professioni di categoria fino ad arrivare a ripremere solo il fatidico bottone (previo input medico) quasi alla stregua di semplici ‘ausiliari della Radiologia’.
Ora io mi chiedo, e riesco a farlo dietro l’ esperienza trentennale nella categoria: visti gli ‘ultimi’ drammatici fatti di Marlia e dell’ infermiera che gestiva la risonanza magnetica, dove sono i Collegi ma piu’ drammaticamente la Federazione? Per i collegi riesco ad arrivarci (almeno per il mio): oltre ad organizzare 1-2 eventi ECM in un anno, il resto mi sembra solo mandare avanti l’ Ufficio; gli altri Collegi non so bene, visto i comportamenti di quelli di Genova e Piacenza; ciò che invece non riesco a capire e’ quello che in realta’ fa la nostra federazione: si siede, o forse e’ meglio dire si prostra, ai tavoli politici con la SIRM stando bene attenta a mantenere salde solo le proprie poltrone? Come si fa a rispondere ad una collega: se vuoi un appoggio giuridico la fed mette a disposizione il legale pero’ a spese TUE? Se non fosse per la moralita’ con cui si affronta ‘questo’ lavoro quotidianamente, mettendo davanti a tutto il rispetto e la sicurezza per l’ utenza, verrebbe quasi la voglia di farsi declassare e riconvertire in ausiliario ( meno responsabilita’ e quasi lo stesso stipendio).
Grazie per il tuo impegno.
Dott (altro bel contentino) Spina Nicolino
Salve Francesco, sono un coordinatore TSRM siciliano, anch’io con un’attivita’ lavorativa trentennale. Sono pienamente d’accordo con il collega Nicolino Spina. Quello che non riesco a capire è cosa hanno fatto i nostri colleghi che ci rappresentano ai vari livelli per ridurre un’intera Categoria in queste vergognose condizioni.
Chi scrive non è mai stato a guardarsi lo spettacolo, ma ha lottato in prima persona per la crescita della nostra Categoria con quindici anni di attivita’ sindacale, con un’esperienza pluriennale nel direttivo del Collegio professionale e con esperienze in svariate attivita’ nella mia Azienda ed in altre Aziende della mia provincia.
Ho dedicato alla nostra Categoria un bel po’ tempo togliendolo alla mia famiglia e per cosa, visti risultati di oggi.
Mi sono reso conto, che quello che ci manca da sempre e’ la nostra identita’ professionale nei diritti e nei doveri. Non abbiamo mai avuto chiaro dove inizia e dove finisce il diritto come anche il dovere del TSRM .
Questa e’ sempre stata, ed e’ ancora la politica destabilizzante delle “corporazioni” dei Medici radiologi per detenere il potere assoluto ed assicurarsi il posto di lavoro fregandosene spietatamente del nostro posto di lavoro.
La sostanza e’ che noi stavamo(stiamo?) togliendo spazio alla loro “ proprieta’ ” e loro ci hanno teso sempre prevedibili trappole approfittando della debolezza, della pigrizia e della cronica staticita’ dei nostri Rappresentanti. La nostra e’ una Categoria che non e’ mai stata informata decentemente e la mancanza di una adeguata informazione-comunicazione, razionalmente organizzata, ci ha reso sempre piu’ deboli e quello che sta accadendo recentemente e’ un’evidente ed amara dimostrazione.
I Collegi sono dormienti, non si rendono conto di rappresentare una Categoria ed avere il dovere di stimolare la crescita e la conoscenza dell’identita’ professionale del TSRM in sintonia con la Federazione nazionale.
La Federazione nazionale, da un bel po’ di anni , sembra aspettare l’ intervento divino per attivarsi.
La Federazione nazionale deve battere i pugni e non sottostare alle furberie delle “corporazioni mediche”.
E’ arrivata seriamente l’ ora di svegliarsi!!!
Ti ringrazio per quello che fai per la nostra Categoria.
Orazio Scalia