21/01/2014
Care Colleghe e Colleghi,
ecco i primi, per me pazzeschi, risultati dell’Intesa Federazione TSRM e SIRM circa il “Management della erogazione delle prestazioni di diagnostica per immagini“
Un collega mi ha scritto quanto segue:
<< Caro Dott Selliti
Avrei bisogno di un chiarimento.
Sono un TSRM e lavoro da 34 anni nella Radiologia dell’Ospedal di ……., provincia di ……..,
naturalmente dopo il caso Marlia si e’ scateneto anche da noi il terremoto del consenso informato, e dopo aver elaborato vari moduli, e’ stato stilato, da parte del Direttore dell’UO e dal Coordinatore, un modulo nel quale la firma in calce e’ del Personale Sanitario e non del Medico Radiologo.
Questo, mi e’ stato detto dopo una mia osservazione, derivante da un accordo tra la Nostra Federazione .
Quindi la mia domanda e’:
e’ vero questo accordo?
Perché, naturalmente, è finita che i consensi vanno quasi sempre firmati da noi TSRM.
Ti ringrazio per l’attenzione e aspetto una tua richiesta
Grazie
F…. C…. >>
Caro FC,
intanto ti ringrazio per il segno di stima e di fiducia che mi rivolgi ponendo a me questa domanda che, altrimenti, andrebbe rivolta al Collegio di appartenenza e alla Federazione. E sono curioso di sapere cosa risponderebbero.
Con il tuo quesito si è realizzato ciò che io ed altri colleghi temevamo, ovvero scaricare sul TSRM tutte le responsabilità sul processo dell’indagine radiologica senza poterne determinare le scelte che solo una vera autonomia professionale può dare senza i limiti derivanti dalle vigenti Normative (D.lgs 187/2000).
Caro collega, quello che posso dirti è quello che io farei.
1) Come è noto a TUTTI, un’Intesa come quella fra Federazione e le Associazioni scientifiche dell’area radiologica NON E’ ASSOLUTAMENTE più importante di una Norma dello Stato Italiano come lo è il D.lgs 187/2000, quindi fra le due si deve rispettare quest’ultima altrimenti si è fuorilegge;
2) Il D.lgs 187/2000 impone al medico specialista sia la giustificazione dell’indagine richiesta, sia l’informazione al paziente che l’acquisizione del consenso informato dallo stesso; se ciò non avviene a mio parere non si rispetta la Norma e chi non lo fa si assume le responsabilità (TU E I TUOI COLLEGHI COMPRESI);
3) Il D.lgs 187/2000 impone al datore di lavoro l’informazione e formazione degli operatori sanitari, compreso il TSRM, sull’applicazione del D.lgs per cui il TSRM non può neanche dire “non lo sapevo”;
4) Io mi farei mettere in forma scritta quello che devo fare e, successivamente, con i colleghi investirei 50 euro a testa e andrei da un avvocato e mi farei tutelare;
Caro collega, mi auguro che tu non abbia nemici perché questi vi denuncerebbero e sareste in brutte acque come i colleghi di Marlia.
CARI COLLEGHI, CHE DISASTRO!!! SVEGLIAMOCI!!!
Vi comunico che con alcuni colleghi su tutto il territorio nazionale abbiamo dato vita ad un Gruppo nazionale di TSRM che non intende subire passivamente scelte che noi riteniamo dannose per la nostra Professione e con l’intento di affermare dignità e valorizzare la PROFESSIONE DEL TECNICO SANITARIO DI RADIOLOGIA MEDICA.
Vi terremo informati sulle nostre iniziative e sulle nostre proposte, … intanto … SVEGLIAMOCI!
Cari saluti
Francesco P. Sellitti
Abilitato alle Funzioni Direttive
Sanitarie, Formativo-didattiche e di Ricerca
TSRM Specialista in
Tecniche di Ecografia Cardiaca e Vascolare
T.S.R.M. – SONOGRAPHER