ISTITUZIONE DI UN’AREA SEPARATA DI NEGOZIAZIONE CONTRATTUALE PER LE PROFESSIONI SANITARIE TECNICO-OSTETRICO-INFERMIERISTICHE

Il prossimo martedì 28 giugno 2016 si terrà a Roma un importante Convegno organizzato dalle Organizzazioni Sindacali CGIL-CISL-UIL del settore sanità in collaborazione con le rappresentanze delle professioni sanitarie FNCIPASVI, FNCTSRM, FNCO e CoNaPS, dal titolo “LA CRESCITA DELLE COMPETENZE PER LA QUALITÀ DEL LAVORO IN SANITÀ: LE PROPOSTE DELLE RAPPRESENTANZE SINDACALI E PROFESSIONALI”.

Al Convegno parteciperanno il Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin e un rappresentante delle Regioni.

Questa è l’occasione per richiedere finalmente l’ISTITUZIONE DI UN’AREA SEPARATA DI NEGOZIAZIONE CONTRATTUALE PER LE PROFESSIONI SANITARIE TECNICO-OSTETRICO-INFERMIERISTICHE, che sono circa un milione di professionisti.

È ormai giunto il momento di essere realisti e determinati: le professioni sanitarie tecnico-ostetrico-infermieristiche per poter essere pienamente e definitivamente riconosciute al pari delle altre professioni sanitarie mediche e della dirigenza “non medica”, devono rivendicare con fermezza e forza e chiedere un’AREA DI NEGOZIAZIONE CONTRATTUALE PROPRIA ED ESCLUSIVA e non essere più associati al così detto personale del “Comparto”, termine, quest’ultimo,  che nulla dice del nostro percorso formativo, nulla dice delle nostre competenze, nulla dice delle nostre responsabilità professionali, nulla dice della nostra professione che, per poter essere conseguita e svolta necessita di studi di alta formazione universitaria e l’obbligatorietà d’iscrizione ad un Albo di un Ordine-Collegio professionale.

Proprio in quest’ottica, nel recente passato, le stesse rivendicazioni e le stesse istanze furono proposte dalle rappresentanze sindacali e recepite dalle istituzioni di riferimento (pubbliche e private) per le professioni sanitarie mediche e le così dette professioni della dirigenza “non medica”  (fisici, biologi, farmacisti, chimici, psicologi, ecc.).

È ARRIVATO IL NOSTRO MOMENTO!

Anche per le professioni sanitarie tecnico-ostetrico-infermieristiche bisogna prevedere e istituire un tavolo di contrattazione specifico ed esclusivo, per questo bisogna segnalare il nostro disagio e rivolgere le stesse istanze alle rappresentanze sindacali.

Se questo non avverrà saremo sempre considerati al pari dei “condizionatoristi”, degli imbianchini, degli amministrativi, degli OSS-OTA, dei portinai, del personale delle pulizie, ecc. che hanno un assai diverso percorso formativo e assai meno responsabilità sanitarie: al contrario, le competenze delle nostre professioni sono ormai ad elevato contenuto formativo, culturale, scientifico e tecnico-tecnologico in continua evoluzione e innovazione che richiedono un costante studio e aggiornamento e, ai quali, corrispondono elevati rischi e responsabilità professionali.

Essere portatori di tali istanze spetta certamente, oltre che alle Organizzazioni Sindacali anche ai nostri Collegi e Associazioni professionali poiché non si tratta solo di banale rivendicazione salariale, ma anche del riconoscimento di status di VERI PROFESSIONISTI: le OO.SS., i Collegi e le Associazioni professionali sono interlocutori credibili e ampiamente rappresentativi che, come compito, oltre ad avere  quello di garantire le alte e QUALIFICATE prestazioni professionali ai cittadini, hanno anche quello di tutelare il decoro professionale dei professionisti che si rappresenta.

Francesco P. Sellitti

Rappresentante-Coordinatore

Consulta Nazionale per la Professione di TSRM

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