“QUESTO CAPO SONO IO!” è l’espressione arrogante e prepotente che utilizzava il mio nipotino (3-4 anni) per imporsi sul fratellino e sul cuginetto (mio figlio) di un paio di anni più grandi, quando andavamo al mare.
Ed è questo che, in sostanza, si percepisce dall’articolo del Presidente dell’Ordine dei medici di Roma, dal titolo <<Omceo Roma: “Solo il medico può assumersi responsabilità clinica di procedure medico-radiologiche”>>, pubblicato su Quotidiano Sanità del 18 aprile 2018 e dove si osa afferma che è <<… illogica autonomia di esercizio professionale dei Tsrm>>, in barba a tutte le Leggi dello Stato italiano che riconosce autonomia professionale ai TSRM. Leggi l’articolo al seguente link:
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=60935
Leggi anche Documento di posizionamento della Federazione <<Direttiva Euratom. Le nuove applicazioni italiane nel documento della Federazione nazionale dei Tsrm Pstrp>>, al seguente link:
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=60847
Interessante anche l’articolo del Collega TSRM Maurizio Guccione di Lucca, dal titolo <<Radiologia. Nessuna posizione “ancillare” per il Tsrm>> pubblicato nella stessa data su QS nella rubrica “lettere al Direttore”, che si può leggere al seguente link:
http://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=60934
articolo correlato:
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Come sempre si fa come i gamberi un passo avanti e tre indietro! Che tristezza leggere ancora commenti e precisazioni dalla CLASSE MEDICA come nell’antichità…..Cinzia
Buongiorno,
spero non abbia nulla in contrario, il Dr. Magi, alla mia proposta di un confronto culturale – attraverso un test oggettivo, preparato da una commissione super partes – su temi specifici quali: biochimica, fisica medica, radioprotezione, radiochimica, anatomia, fisiologia, tecnica e anatomia radiografica.
Mi piacerebbe conoscere il gap culturale che ci separa.
TSRM Francesco Sciacca
La classe medica Italiana continua insistentemente a rimanere abbarbicata su posizioni di “teoria”, resistenti ad ogni progresso ovunque in atto in Europa ed in America, completamente ormai scollegate con il mondo reale; i medici Italiani continuano a dichiarare di “farsi carico dei problemi e delle sofferenze delle persone” al contempo però girandosi sempre dall’altra parte quando quei problemi e quelle sofferenze si materializzano in persone bisognose (basti vedere l’atteggiamento dei MMG, e di alcuni specialisti di medicina difensiva attiva, e soprattutto passiva); utenti che invece sempre di più si relazionano a tutto campo con i Professionisti della Sanità, che non soltanto si fanno effettivamente carico (con molte meno parole e tantissimo pragmatico impegno) di quegli stessi problemi e quelle medesime sofferenze, ma fattivamente le affrontano e spesso e volentieri le risolvono.
Un po di umiltà ed abnegazione fuori da tanta tracotante “accademia” non hanno mai ucciso alcuno.
Calogero Spada