Il practitioner, per forza un medico? Professionista traduttore di madre lingua inglese spiega compiutamente il significato di “practitioner”.

Informativo 4/2016 del 20 dicembre 2016: Il practitioner, per forza un medico? Professionista traduttore di madre lingua inglese spiega compiutamente il significato di “practitioner” (contributo di Hugh Morgan).

Un traduttore professionista di madre lingua inglese, appresi i motivi della querelle sulla corretta traduzione del termine “practitioner” contenuta nella direttiva europea 2013/59/Euratom, ha voluto contribuire chiarendo alcuni aspetti dei significati del termine in questione, confermando pienamente i nostri convincimenti: la traduzione in italiano è incompleta e fuorviante!

Mia moglie lavora come maestra giardiniere in un asilo-nido in Inghilterra. Recentemente, al lavoro, le è stata data un tesserino di identità, da indossare sopra la divisa, con le parole ‘Early years practioner NVQ3.‘ A prima vista, non è una descrizione molta chiara del lavoro che fa. Innanzitutto la parola ‘practitioner’ – scomoda da pronunciare e da scrivere – era scritta male. La dicitura, chiusa dentro lamiere plasticizzate, era impossibile da correggere, per cui bisognava ricominciare da capo. La sigla dopo l’ultima parola si riferisce ad una qualifica nazionale ‘vocational’, cioè un titolo con un orientamento pratico. Anche in Inghilterra, paese di origine della lingua inglese, si vede che la parola practitioner desta qualche incomprensione. Però, una cosa è subito chiara: a parte regolari addestramenti in pronto soccorso, in questo caso la practitioner non è qualificata in medicina.

Che cosa ci dice l’Oxford Dictionary dell’inglese, pubblicato dall’Oxford University Press, al proposito? Un practitioner (ufficialmente si scrive così) sarebbe chiunque si dedica ad un’arte, ad una disciplina o ad una professione, e sopratutto alla medicina. Esempio: ‘i pazienti vengono curati da practitioner addestrati.’

Per completezza, il vocabolario aggiunge che la parola deriva da una parola ‘practitian’ dell’inglese corrente nella metà del Seicento, ormai obsoleta. Ma la lingua inglese non è immune al cambiamento, e può darsi che lo spelling ‘practioner,’ di cui sopra, per ora non conforme al vocabolario, lo diventi al futuro.

Perchè il vocabolario ci dice che il practitioner esercita sopratutto (‘especially‘) la professione della medicina? Indubbiamente, la risposta si trova nell’uso molto diffuso del termine, appunto nel National Health Service (NHS) britannico, dove il General Practitioner (abbreviato a GP, pronunciato gi pi, anche per via della scomodità di pronuncia della parola intera) significa il medico di famiglia, o medico curante, il primo punto di contatto per il paziente per qualsiasi malattia non urgente. Attualmente ce ne stanno più di 40,000 in Inghilterra.

Il sito web ufficiale del NHS ci offre qualche ulteriore spiegazione. Sotto il titolo “Vostro ambulatorio GP di zona” (your local GP practice – posto di lavoro dei practitioner) ci racconta che i GP si occupano di una vasta gamma di problemi di salute. Inoltre i GP offrono consigli sul fumare e sulla nutrizione. Danno vaccinazioni ed eseguono interventi chirurgici minori.

Continuando, il sito web completa il quadro: nei practices, i GP normalmente lavorano in collaborazione con una squadra che comprende infermiere, assistenti sanitari, il gestore del practice, addetti alla ricezione ed altri professionisti sanitari, ad es. visitatrici domiciliari, ostetriche, addetti ai servizi di salute mentale ed ai servizi sociali. Ognuna di queste ultime funzioni potrebbe essere descritta con il termine generico non-medical practitioner. In un servizio di salute esposto a tagli di spesa, l’importanza di tali practitioner può solo crescere in futuro.

Diamo un’occhiata pure al sito web della Società dei Tecnici Radiologi (Society of Radiographers), che ci offre un quadro progressivo della carriera del tecnico radiologo: dal livello di assistant practitioner, a practitioner, a consultant practitioner. Al livello assistente, è chiaro che il livello di qualifica parte dall’NVQ3 di cui sopra. Quindi chi esercita la professione di assistant practitioner in radiologia ovviamente non è un medico.

Quindi, per concludere, la parola inglese practitioner non significa esclusivamente medico. Anzi, si riferisce a chiunque esercita una professione.

Siti web da consultare: www.nhs.uk/NHS England/AboutNHSservices/doctors/; www.sor.org/learning/document-library/.

Hugh Morgan, laureato dell’università di Oxford, è traduttore (translation practitioner) con oltre 30 anni di esperienza. Traduce verso l’inglese da varie lingue europee ed orientali. È membro dell’Institute of Translation & Interpreting, l’ente che rappresenta i traduttori professionisti in Inghilterra. È contattabile a [email protected] per qualsiasi informazione sulla traduzione.

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4 Risposte a “Il practitioner, per forza un medico? Professionista traduttore di madre lingua inglese spiega compiutamente il significato di “practitioner”.”

  1. Francesco sei MITICO, la tua inossidabile volontà e strumento per andare avanti. ti auguro un nno di successi personali e professionali. con stima e.dimatea

  2. Concordo con il Collega Di Mattea, ad averne di Colleghi intelligenti, capaci e onesti come Francesco Paolo (Sellitti), …
    Ti auguro un 2017 di successi personali e professionali e, in un futuro prossimo, la Tua presenza insieme al Collega Antonio Alemanno in seno al Comitato Centrale della Federazione TSRM. Lavoriamo finché ciò accada.
    Buon fine 2016

  3. Caro Francesco, così me li mandi in tilt! Se le tue speranze si avverassero chi farà le censure? Come ho già scritto, mi sembra di vivere in Turchia! Comunque vediamo cosa risponderà il nostro avvocato. Buon 2017 a tutte le persone libere.

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