LAVORO E RICONOSCIMENTO DELLA LAUREA NEL REGNO UNITO

Vale la pena andare all’estero? Riflessioni di un Vs. collega: “LAVORO E RICONOSCIMENTO DELLA LAUREA NEL REGNO UNITO”, questo è il primo degli articoli dedicato al “Lavoro all’estero”.

Un secondo articolo su come farsi riconoscere la Laurea in TRMIR e lavorare in Francia è possibile leggerlo al seguente link: http://consultatsrm.altervista.org/lavorare-in-francia-come-farsi-riconoscere-laurea-trmir/

Un altro articolo dal titolo “COME DIVENTARE SONOGRAPHER E LAVORARE NEL REGNO UNITO” è possibile leggerlo al sottostante link: http://consultatsrm.altervista.org/come-diventare-sonographer-e-lavorare-nel-regno-unito/

L’articolo su “COME DIVENTARE CARDIAC PHYSIOLOGIST (SONOGRAPHER) IN UK”: http://consultatsrm.altervista.org/come-diventare-cardiac-physiologist-sonographer-uk/

Cercasi TSRM: progetto “Atlantis Medical” – UK” clicca il seguente link: http://consultatsrm.altervista.org/cercasi-tsrm-progetto-atlantis-medical-uk/

Buongiorno Dott. Sellitti,

Sono Cardamone Martino, tecnico di radiologia laureatosi a Torino nell’Ottobre 2011.

Ho avuto il piacere e l’onore di presenziare alle Sue lezioni dirette che faceva con gli studenti, durante il mio tirocinio alle Molinette presso il reparto di neuroradiologia. Non so se si ricorda ancora del gruppo Cardamone, Guglielmino e Scafaro. Finito il mio percorso di studi e vedendo la situazione nella mia regione e nel resto del paese son partito per l’Inghilterra nel Novembre 2012, dove ancora attualmente vivo e lavoro come tecnico di radiologia. Le scrivo per ringraziarLa per i Suoi insegnamenti e la Sua attività con la mailing-list, la trovo molto utile e imparziale, caratteristiche che ormai sembrano difficili da trovare in tante istituzioni e gruppi, non solo di radiologia ma in generale nel mondo del lavoro.

Visto il crescente numero di inoccupati che sempre più spesso mi chiedono informazioni su come comportarsi per convalidare la laurea, Le inoltro un articolo che ho scritto per i colleghi, i neolaureandi e i futuri TSRM dove è specificato il percorso da seguire affinchè riescano nel loro intento, i requisiti necessari, i contatti e i costi per trovare lavoro in UK, sperando che sia utile a chi fosse indeciso se restare nel paese dell’eterna attesa di un qualcosa o se partire con un fagotto di speranza e con le maniche rimboccate.

Se ritiene opportuno pubblicarlo e dargli la giusta visibilità, si senta libero di ”eliminare” quello che trova inadeguato o scontato.

La ringrazio in anticipo. Cordiali Saluti.  Cardamone Martino

Vale la pena andare all’estero? Riflessioni di un Vs. collega

Cari colleghi, neolaureandi e studenti.

Mi chiamo Cardamone Martino, mi sono laureato come tecnico di radiologia presso l’Università degli Studi di Torino nell’Ottobre 2011. Ho scritto questo articolo per raccontavi la mia esperienza personale all’estero che spero possa interessarvi e, nel caso, esservi di aiuto dandovi qualche suggerimento pratico per evitare di perdere tempo o percorrere canali inadeguati.

Attualmente lavoro in Inghilterra, come diagnostic radiographer, ci tenevo a diffondere questo articolo per fugare le false informazioni che circolano sulla convalida della nostra laurea italiana all’estero ed in particolare sulle opportunità lavorative che ci sono attualmente in Gran Bretagna. Spesso la disinformazione è un problema di approccio e di disinteresse, a volte la distorsione delle informazioni ci porta a fare passi errati e a sprecare tempo. Vista la burocrazia che sussiste anche in Gran Bretagna, ho pensato di darvi qualche suggerimento pratico per evitare di perdere tempo o percorrere canali inadeguati.

Se state pensando di crescere professionalmente e personalmente all’estero, voglio dirvi che  tutto dipende da voi. Siete voi che dovete mettervi in gioco e partire. Affacciarsi al mondo del lavoro e lavorare riguarda solo voi.

Lasciare un paese, la famiglia, gli  amici, la/il partner e le proprie sicurezze non è facile, ma posso dirvi con certezza che non c’è cosa al mondo che possa colmare il rimpianto di non averci provato, e i discorsi con il ”se” e con il ”ma”, beh non valgono nulla alla fine della storia.

1-Come fare questa scelta?

Guardatevi attorno, se parliamo solo professionalmente posso assicurarvi che non c’è confronto come offerta di lavoro (almeno per quanto concerne la Gran Bretagna). Attenzione! non sto parlando del guadagno economico.

Frequentando master e postdegree studies con impegno e devozione si acquisisce più autonomia e indipendenza, potrete diventare anche dei Reporting Radiographer, ma ciò non significa essere medici.

Il confronto di cui parlo si riferisce all’offerta di lavoro nel campo sanitario in quanto numerica. In Piemonte, ma ormai anche a livello nazionale, c’è  un esubero di laureati rispetto all’offerta che è quasi nulla; da quando mi sono laureato, trovano lavoro (con il termine lavoro intendo un contratto soddisfacente, degno di essere chiamato tale) ogni anno circa un decimo dei tecnici laureati.

Molti dei restanti disoccupati ”fanno a pugni” per potersi guadagnare un posto da volontario, spesso a quest’ultimi non è corrisposto un rimborso per l’assicurazione del professionista, e nemmeno per le spese dei pasti e dei mezzi di trasporto; lavorano dignitosamente con la speranza o meglio con l’illusione di avere nei concorsi un punteggio riconosciuto nei titoli.  La triste realtà dei fatti è che siamo tutti nella stessa situazione, per i neolaureati, non resta  che adeguarsi alle ”regole” del sistema, partire oppure scoraggiarsi, perdere le speranze e trovare una nuova via lasciando il campo della radiologia. Ma per voi che state in Italia, questo lo sapete già e molto meglio di me.

In Inghilterra, invece, l’offerta quantitativamente parlando è ancora a livelli accettabili in relazione alla domanda. Potete verificare navigando sul sito del ”National Health Service” (www.nhs.job) che corrisponde ai siti delle nostre A.S.L. nelle pagine dove vengono pubblicizzati i concorsi per le figure sanitarie. State però attenti a decidere di partire basandovi solo sull’allettante prospettiva numerica delle offerte, dovrete considerare diversi fattori. L’esperienza all’estero, a mio modesto parere, vi darà un valore ben più grande di quello professionale, anche se il valore aggiunto a livello personale non è direttamente necessario per la nostra professione. Siete giovani (ritengo non ci sia età che faccia differenza) lo potete fare, certo ”meglio tardi che mai” ma credo sia preferibile ”meglio prima che poi”.

2-Primi passi in UK

Perchè il paragrafo è intitolato ”in UK”. Una domanda che mi hanno fatto spesso è: ”posso fare i documenti dall’Italia?” Certo, ognuno per le sue ragioni fà la sua scelta: se iniziare il tutto dall’Italia o nel paese in cui si intende convalidare la laurea. Ma ritengo ”sia troppo facile e riduttivo commentare una partita da bordo campo”.

Se avete la possibilità, la scelta sta a voi: partite e scendete in campo. Certo ci vorrà più tempo, non esiste il rewind o il procedere al doppio della velocità, dovrete sudare e forse vi farete pure male, ma state già giocando la partita e a volte, il semplice partecipare, vale più del risultato finale.

Riguardo alla mia esperienza diretta, ho impiegato forse più tempo del previsto. Sono partito per Londra che è una delle città più care del mondo e per mantenermi ho fatto diversi lavori; se la vostra meta è la capitale inglese, sappiate che il costo della vita è il doppio della media delle grandi città italiane. Dovrete anche misurarvi con la conoscenza dell’inglese, credete di saperlo abbastanza? Bisogna vivere un pò in un paese anglofono per capire che spesso il nostro risultato IELTS non è veritiero, che -come nell’italiano- ci sono decine di dialetti e tantissimi accenti.

3-La radiologia

L’ HCPC è l’ente di riferimento a cui ci rivolgiamo per la richiesta di convalida della nostra laurea; sul sito http://www.hcpc-uk.org/apply/international/ potete scaricare la domanda alla quale sono anche allegate le istruzioni per come compilarla.

Sul sito sono anche indicati (come nei nostri collegi di tecnici di radiologia italiani), i diritti e doveri degli operatori sanitari, le linee guida dei requisiti minimi standard della nostra professione da mantenere per non perdere l’iscrizione all’HCPC e per poter esercitare. Vengono forniti suggerimenti su come completare un portfolio di sviluppo professionale (indicati CPD che sono la stessa cosa dei nostri ECM) e come accedere ai loro servizi e benefici (nella vostra pagina NHS vi sarà un riassunto dei vostri corsi di aggiornamento fatti, prenotati e consigliati, https://www.nhselearning.co.uk). Oltre a richiedere l’aggiornamento professionale continuo, è anche molto apprezzata l’iniziativa personale incoraggiando i sanitari a frequentare dei corsi post laurea che spesso vengono in parte anche finanziati dal Trust (corrispondente alla ns. ASL)

La nostra laurea triennale viene riconosciuta come diagnostic radiographer senza dover studiare alcun corso di integrazione; non è necessario possedere un certificato che testimoni la conoscenza dell’inglese tipo IELTS in quanto siamo cittadini della Comunità Europea. La conoscenza dell’ inglese con certificazione IELTS ci verrà invece richiesta se si ha intenzione di frequentare dei corsi post laurea all’Università ove chiedono un punteggio tra  6.5 e 7.

Per quanto riguarda invece il therapeutic radiographer, (ovvero lavorare in medicina nucleare o radioterapia), segnalo che il loro percorso di studi è differente e, per poter praticare in quel settore, occorre iscriversi all’università e sostenere esami di completamento (per ulteriori  anni) fino al raggiungimento della formazione corrispondente al therapeutic radiographer formato dalle Università inglesi.

4-Tempistiche:

Ci vogliono all’incirca tre mesi per fare i documenti richiesti certificati (ovvero tutti tradotti,  autenticati e muniti di dichiarazione di valore) da allegare alla domanda di riconoscimento. La parte più lunga è quella, della copisteria per tradurre i programmi del corso di studi seguiti all’università (da uno a 2 mesi). Per tutti i documenti spenderete circa 1500 €

Dopo aver inoltrato la domanda (ed il relativo pagamento di 500 euro), dovrete attendere intorno ai 4 mesi prima che l’HCPC, dopo aver fatto tutti i controlli, vi risponda. Infatti se la documentazione che avete inviato è completa riceverete una lettera che vi consentirà di iscrivervi presso l’HCPC e pagare la tassa di iscrizione per poter esercitare (circa altri 200 euro), la tassa di iscrizione è biennale. Una volta che avrete pagato l’iscrizione all’HCPC, vi verrà assegnato un numero di iscrizione (corrispondente al nostro numero di registro all’albo dei tecnici di radiologia medica). Se l’HCPC dovesse verificare che i vostri documenti non sono completi o corretti dovrete integrare con quanto richiesto e ovviamente i tempi si allungheranno.

Se vi trovate già a Londra potrete anche andare direttamente all’HCPC che si trova in Park House, (184 Kennington Park Road, London, SE114BU,+44 (0)845 300 6184) e far vedere di persona i documenti e chiedere conferma che vada tutto bene. Il personale è molto disponibile cordiale ed efficiente, ovvio parlano inglese!!!

5-Riconoscimento della laurea

Una volta ottenuto il riconoscimento sarete dei diagnostic radiographer disoccupati in U.K. A questo punto inizia la parte bella. Facendo un giro sul sito NHS, non l’unico, ma il vostro riferimento centrale e che vale per il 90% della vostra ricerca del lavoro; troverete diverse offerte di lavoro, inserite sul sito direttamente dal Trust (fondazione sanitaria che ”governa” diversi ospedali), ove sono indicati la città, l’ospedale, la tipologia di lavoro se temporaneo o permanente, il termine di scadenza per presentare la domanda, i requisiti personali e professionali che dovete possedere per poter fare l’application (domanda) e gli eventuali certificati da presentare. Ci vorranno circa 4 settimane per sapere se sarete stati selezionati per un colloquio.

L’altra opzione è lavorare come locum, il libero professionista, si ha la possibilità di trovare lavoro in maniera autonoma rispondendo ad annunci on-line oppure iscrivendosi ad un’agenzia specializzata (es. reed, globelocums, yourworld), la quale tratterrà una ”percentuale” dalla paga lorda.

Personalmente lo sconsiglio, non perchè sia più difficile trovare un lavoro, o perchè sia meno conveniente anzi, dopo un’adeguata esperienza nel settore pubblico è senza dubbio, secondo me, l’opzione migliore. Tuttavia come prima esperienza è sottopagato e non avrete i benefici  all’impiego nel pubblico (difficilmente un tecnico nuovo nel sistema NHS percepisce più di 10£ l’ora); in più invece che un affiancamento si aspetteranno che siate autonomi ed efficienti. 

6-Interview:

Siete stati selezionati per il colloquio, state ”giocando il tiro decisivo”, è il momento di fare la differenza. La vostra presentazione è il vostro biglietto da visita, la vostra preparazione sul sistema sanitario inglese e sulla radiologia è il vostro punto cardine. Ovviamente, c’è anche il fattore fortuna che è indipendente da voi: i partecipanti ad un colloquio (mai più di 15).

L’unica vostra debolezza è l’inglese, difficile eguagliare un madrelingua e la vostra assenza di esperienza all’interno del NHS (debolezze accettabili e non limitative).

Non spaventatevi di fare applications per città minori, in fondo si tratta solo di un breve periodo, quanto basta per ottenere la competenza richiesta, per potersi destreggiare bene all’interno di una radiologia e in un ambiente di lavoro che non è poi così differente dal nostro paese; scoprirete che il mercato del lavoro in Inghilterra è molto più mobile e non statico.

Non si nasce, si vive, si muore per rimanere sempre nello stesso ospedale; è valorizzata la figura del singolo individuo, che se vuole può decidere che strada prendere e come specializzarsi: la famosa meritocrazia. Una volta maturata una competenza e raggiunto un livello (si entra in NHS come band 5 ) non si perde se si decide di cambiare ospedale o di passare da un impiego pubblico ad un self-employed.

7-Avete fatto centro?

Bene, se avete ricevuto la comunicazione che avete superato il colloquio, se accetterete il posto dovrete compilare diversi moduli e nel frattempo l’ospedale contatterà le referenze che avrete indicato nella vostra application form. La parte più lunga sarà invece il CRB/DBS (criminal record, corrispondente al nostro certificato penale) una parte la dovrete compilare voi e rispedire al Trust, che lo invierà alla polizia inglese per i dovuti controlli. Il tempo per avere il CRB va dalle 4 alle 6 settimane. (sarebbe opportuno avere anche quello italiano)

Al termine di questo lungo iter vi verrà comunicata la data di inizio con annessi gli appuntamenti per le visite mediche etc.

8-CONCLUSIONE:

Ricordatevi: la cosa più difficile è decidere di scendere in campo.

Credo che valga la pena partire, per svilupparsi professionalmente in un contesto simile ma allo stesso tempo tanto diverso. Gli anni di studio non sono stati vani, ma la vergogna è che lo potrebbero diventare restando nella tanto amata patria se poi si dovesse finire con il rimanere disoccupati.

Cosa si prova a sapere che comunque una nostra speranza di assunzione sarà una chimera in 9 casi su 10? Non dico che non dobbiate provarci o rinunciare ai concorsi, ma siate realisti sulle vere possibilità, anche perchè tutto ha un costo e non solo economico. Se non siete voi a pensare al vostro futuro non lo farà nessun altro.

“Dovremmo ricordare che se una situazione non si può cambiare, non c’è motivo di preoccuparsi; nemmeno se si può cambiare c’è motivo di preoccuparsi: basta agire per cambiarla” (cit: Dalai Lama.)

In bocca al lupo a me, e a voi tutti.

Martino Cardamone

 

Appendice/ contatti

Università Torino: http://medradioto.campusnet.unito.it/do/home.pl/View?doc=Riconoscimento_estero.html

HCPC (Health & Care Professions Council):

www.hcpc-uk.org

ambasciata:

http://www.amblondra.esteri.it/www.amblondra.esteri.it

consolato:

http://www.conslondra.esteri.it/www.conslondra.esteri.it

 

Società/ Radiologia:

SOR: (Society of Radiographers) www.sor.org

Working in the UK  http://www.sor.org/about-radiography/working-uk

RCR: (The Royal College of Radiologist) www.rcr.ac.uk

BIR: (British Institute of Radiology) www.bir.org.uk

COMUNICATO PROFESSIONALE: è stata pubblicata una nuova e innovativa Rivista scientifica italiana per le professioni biomediche e sanitarie, alla quale è possibile proporre LIBERAMENTE la pubblicazione di articoli originali e/o semplicemente iscriversi GRATUITAMENTE come lettore e/o come autore. Per saperne di più e scaricare e leggere il primo numero della Rivista, vai la seguente link: Rivista Scientifica per le Professioni Biomediche e Sanitarie: GRATUITA E LIBERA

Altri articoli attinenti:

Se altri colleghi, strutturati e studenti, desiderano essere inseriti nella mailing list TSRM per ricevere informazioni riguardanti la Professione di TSRM, possono inviare la richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]  con all’oggetto “RICHIESTA ISCRIZIONE MAILING LIST TSRM“.

 

6 Risposte a “LAVORO E RICONOSCIMENTO DELLA LAUREA NEL REGNO UNITO”

  1. Ciao! Mi chiamo Isabela e sono uno dei tanti laureati del 2013 che sta pensando di andare a cercare fortuna all’estero.
    Sono contenta che finalmente qualcuno ha scritto la sua esperienza diretta e mi ha tolto un dubbio se così devo dire. Da quanto ho capito dal tuo articolo non servono i due anni di esperienza professionale nel ruolo per essere considerato e partecipare al colloquio conoscitivo.
    Un altro dubbio riguarda i documenti che servono per il riconoscimento e la procedura da seguire. Da quanto ho capito serve l’intero programma di studio con gli argomenti seguiti. È giusto? Qual è la procedura da seguire per la traduzione e la bollatura? Dove si possono effettuare?
    Un altro articolo molto interessante sarebbe quello sul sistema sanitario inglese e la radiologia. Credo che ci sia poca gente che conosce approfonditamente questi argomenti.
    Grazie del contributo e delle informazioni!

  2. la tua lettera mi ha commosso e “inorgoglito” allo stesso tempo.

    Alla faccia di chi definisce “choosy” i nostri giovani

    un abbraccio

    marco b.

  3. La lettera contiene delle imprecisioni. Il riconoscimento della laurea non è automatico, soprattutto per un neolaureato. La direttiva europea che regola il mutuo riconoscimento dei titolo di studio è la 2005/36/EC. Questa prevede per alcune categorie il riconoscimento automatico, se si soddisfano determinati termini, ma la nostra professione non rientra tra queste, per cui è necessario passare al cosiddetto “general system”. In sostanza l’ente che deve riconscere il titolo (in questo caso HCPC) valuta caso per caso se il corso frequentato soddisfa gli standard minimi previsti dal proprio paese. Se ci sono lacune passa a valutare le esperienze professionali e se sono tali da colmarle dà il benestare. Nel caso non fossero sufficienti o rifiuta oppure richiede corsi integrativi. Tenendo presente che un neolaureato non ha esperienze e oggi non è nemmeno possibile farle come volontariato (la frequenza volontaria non conta), ci si ritroverà sempre in “debito” in quanto il nostro corso prevede anche una parte di radioterapia che nel corso in UK è a parte.

  4. L´esperienza all´estero sara´ anche bella ma non deve essere la priorita´ , piu´ che invogliare la gente ad emigrare , invogliate a creare posti di lavoro in italia cercando di riparare il danno che e´ stato fatto dai vari Enti .

  5. La priorità di qualsiasi cosa è una scelta personale.
    Per quanto riguarda la sollecitazione a creare posti di lavoro certamente noi della Consulta TSRM lo abbiamo fatto, lo facciamo e continueremo a farlo.
    Ma continueremo anche ad informare e offrire notizie per chi è invogliato ad andare a lavorare all’estero.
    Le oltre 6000 letture di questo articolo e le altre migliaia di letture degli altri articoli stanno a dimostrare che queste informazioni sono state apprezzate.
    Certo non siamo in grado di “fabbrcare” posti di lavoro ma solo perchè non siamo nelle “stanze dei bottoni” perchè se così fosse molti di voi lavorerebbero già da molto tempo.

  6. Salve a tutti,

    la mia ragazza ha effettuato il riconoscimento per la sua laurea e finalmente puo’ applicare come diagnostic radiographer in UK.
    Al momento oltre ad applicare direttamente nel sito dell’NHS sta provando a trovare uno sbocco tramite agenzie.
    Molte di loro purtroppo rispondono dicendo che e’ difficile trovare un posto senza esperienza e con due anni senza aver praticato (la sua laurea risale a 2 anni fa, ovviamente ore di tirocinio sono documentate e certificate). Loro vorrebbero che iniziasse con un volontariato, il che mi sembra strano dato che conoscendo altri colleghi italiani, anche senza aver praticato per anni sono riusciti ad ottenere una posizione permanente (band 5).
    Qualcuno potrebbe consigliare come procede? Sarebbe il caso di iniziare con un volontariato?
    Grazie in anticipo a tutti.

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