… la mia esperienza in UK-DIAGNOSTIC RADIOGRAPHER

24 ottobre 2019 – … la mia esperienza in UK – DIAGNOSTIC RADIOGRAPHER

Diversi mesi or sono, chiesi ad un nostro giovane collega TSRM che mi aveva contattato, se aveva voglia di raccontarci della sua esperienza in UK come radiographer: Luca non se ne è dimenticato e lo ha fatto inviandomi in questi giorni, per voi lettori, una bella  lettera/relazione che riporto qui di seguito. La sua relazione potete scaricarla anche al  link in calce a questo articolo.

In fondo all’articolo potete anche commentare e discutere sull’argomento.

UK – DIAGNOSTIC RADIOGRAPHER

Ciao a tutti, sono Luca Tolini e, come tanti altri, sono un TSRM emigrato all’estero circa 2 anni fa.

La mia scelta è stata dettata dalla carenza di posti di lavoro nel contesto Italiano, dalla volontà di mettermi alla prova affrontando una realtà e lingua straniera e dal desiderio di vedere riconosciuta quella Professionalitá guadagnata durante gli anni di studio e la routine giornaliera.

Inizialmente non è stato facile riorganizzare la mia vita in una realtá diversa da quella Italiana; il superamento della ‘language barrier’ è stata una bella sfida che ha mantenuto in allenamento il mio cervello per giornate intere. Ovviamente la nostalgia si è fatta e si fa ancora sentire alcune volta ma, se analizzo il mio percorso personale e professionale fino ad oggi, mi sento di poter affermare che, tra piccoli momenti di semplice divertimento e sentimenti di autorealizzazione, ritrovo me stesso non migliorato o peggiorato, ma sicuramente diverso e meglio preparato ad affrontare le prove che incontreró in futuro.

Finita questa introduzione, penso sia giunto il momento di spiegare, nel miglior modo possibile, la realtá professionale di un Diagnostic Radiographer in UK.

Per poter esercitare la nostra Professione in questo Paese, bisogna ottenere il riconoscimento della Laurea Triennale Italiana da parte dell’Health and Care Professions Council o HCPC, una sorta di Ordine Nazionale dei TSRM ed altre Professioni Sanitarie – esclusi Infermieri ed Ostetriche.

Il processo di riconoscimento è spiegato al seguente link:

https://www.hcpc-uk.org/registration/getting-on-the-register/international-applications/

 

Per mia esperienza personale, l’iter Burocratico richiede dai 6 mesi ad 1 anno per essere portato a termine tuttavia, essendomi confrontato con altri ragazzi Italiani, queste tempistiche possono variare, impiegando fino a 2 anni, in quanto la formazione Universitaria Inglese é differente dalla nostra.

Oltre all’HCPC è presente anche un Sindacato dei Radiographers, la Society and College of Radiographers o SCoR, il quale, previa iscrizione e pagamento annuo o mensile, offre servizi di vario genere come, ad esempio, l’Assicurazione Professionale, alcuni corsi Continuing Professional Development o CPD – l’equivalente degli ECM Italiani – e la possibilitá di costruirsi un proprio Portfolio seguendo uno schema fornito dalla Societá stessa. Potete trovare ulteriori informazioni a questo link:

https://www.sor.org/

 

Inoltre, sono presenti Associazioni Scientifiche, come la British Association of MR Radiographers o BAMRR, le quali offrono corsi CPD ma sono sicuramente secondarie all’HCPC ed alla SCoR. Seguite questo questo link se siete interessati:

http://bamrr.org/home

 

All’interno del NHS, la nostra Professione è generalmente divisa in 2 categorie:

Diagnostic e Therapeutic Radiographer. Lo stipendio, e di conseguenza le responsabilità ad esso connesso, vengono stabilite tramite le Band, da 2 a 9; il TSRM Italiano, dopo il riconoscimento del Titolo di Studi, inizia la carriera da Band 5 Radiographer. Potete trovare informazioni utili al riguardo al seguente link:

https://www.healthcareers.nhs.uk/working-health/working-nhs/nhs-pay-and-benefits/agenda-change-pay-rates

 

I turni lavorativi – shifts o rotas – possono essere di vario tipo e sono generalmente legati alla metodica radiologica: Normal Day – 9-17 / 12-20 / 15-23 / 11-19 – Long Day – 8.30-20.15 – Weekend, Reperibilità – On Call – e, ovviamente, straordinari – Overtime – per chi volesse farli.

Le possibilità di carriera sono numerose, cosi come alta é la concorrenza; per esempio, si puó mirare a lavorare come CT Rotational Radiographer, CT/MRI Clinical Specialist, Sonographer, Lead Radiographer, Superintendent, Reporting Radiographer, Researcher Radiographer, Clinical Manager o altro di cui non sono a conoscenza. Ovviamente, queste opportunità sono legate ai bisogni dell’Ospedale in cui si lavora ma, data l’alta richiesta di Radiographers in UK, non é difficile trovare una posizione lavorativa presso un’altra struttura che sia pubblica o privata.

Questa crescita Professionale è strettamente legata al Training, il quale permette di ottenere competenze spendibili nella routine clinica cosí come in fase di colloquio – per mia esperienza, tutto questo mi é sempre stato certificato. Le skills ottenute in questo modo possono essere di vario tipo, come ad esempio la capacità di saper utilizzare un determinato macchinario in modo appropriato, l’abilitá di eseguire esami e procedure specifiche in autonomia o, piú semplicemente, il sapere utilizzare in maniera efficace ed efficiente le risorso informatiche – CRIS, PACS etc.

Affrontato il tema lavorativo passiamo alla vita al di fuori dell’ospedale o struttura privata. In quanto Italiano, gli ostacoli in cui mi sono imbattuto inizialmente sono, oltre alla Lingua Inglese con i suoi mille slang e dialetti, il meteo ed il cibo. Proveniamo da un Paese che è riconosciuto in tutto il Mondo per queste due sue belle caratteristiche e quindi non è stato facile adattarsi a 3 mesi di sole l’anno e tanta pioggia e nuvole; inoltre, per quanto riguarda il cibo, ho dovuto, alcune volte, accontentarmi di quello che si trova, niente pesto alla Genovese insomma, ma al giorno d’oggi, in un mondo globalizzato, si puó tranquillamente ‘sopravvivere’ e scoprire piatti deliziosi – dopo l’avvento della Brexit nessuno, al momento, é certo di ció che accadrá ai prezzi ma si suppone un aumento di quest’ultimi a causa dei dazi doganali.

L’Inghilterra é famosa per i suoi pub, parchi e grandi spazi verdi – bellissimo é il National Peak District situato nelle Midlands – e le occasioni di svago non mancano – soprattutto le bevute con i Colleghi durante i tanti party organizzati per le piú svariate occasioni. Le cittá Inglesi che ho visitato sono tutte carine e godibili per un breve city break ma, a mio avviso, tendono ad assomigliarsi tra loro – Zona 1 di Londra esclusa in quanto cittá cosmopolita.

Una delle grandi fortune di vivere all’estero é l’opportunitá di fare nuove amicizie ed incontrare persone da tutte le regioni d’Italia, Paesi d’Europa e del Mondo, per un scambio di idee e confronto tra culture diverse che sicuramente mi ha arricchito come persona.

Concludo dicendo che questa breve lettera rappresenta la mia esperienza personale con i suoi pro e contro, ed ognuno di noi ha vissuto, vive e vivrá questa avventura a suo modo; quello che mi sento di consigliare a chiunque voglia intraprendere un viaggio del genere é di cogliere ogni occasione, non accontentarsi mai e, soprattutto, affrontare il tutto con positivitá perché puó costituire un ‘momento’ di crescita personale e professionale unica ed irripetibile.

 

Luca Tolini

MRI Lead Radiographer

University Hospitals of Derby and Burton NHS Foundation Trust

Per scaricare la relazione clicca il seguente link: UK_Diagnostic_Radiographer

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