IN 51 ANNI NON ERA MAI SUCCESSO – LETTERA APERTA AL CONSIGLIO NAZIONALE E AI TSRM

1 novembre 2016

In 51 anni, da quando, cioè, nel 1965 (Legge 4 agosto 1965, n.1103) è stata regolamentata la nostra Professione e al tempo stesso sono stati istituiti i Collegi e la Federazione nazionale TSRM, è la prima volta che un Presidente, legittimo rappresentante di un Collegio TSRM, subisca una CENSURA! E UNA FORTE CONDANNA!

Perché?

PER AVER CHIESTO, LUI PER PRIMO, GIUSTIZIA IN EUROPA PER UNA CORRETTA TRADUZIONE DEL TERMINE “PRACTITIONER” CONTENUTO NELLA DIRETTIVA 2013/59/Euratom (causa primaria del vigente D.lgs 187/2000 in base al quale abbiamo visto rinviati a giudizio penale i nostri colleghi di Marlia e Barga).

SI! Questo è capitato al Collegio TSRM di Foggia (ovvero a tutti i TSRM suoi iscritti) e questo è capitato al suo legittimo rappresentante, il collega Presidente Antonio Alemanno, in occasione del Consiglio Nazionale tenutosi a Bologna nei giorni 21 e 22 ottobre 2016.

CENSURA e FORTE CONDANNA (STIGMATIZZARE) SONO LE ESPRESSIONI UTILIZZATE NELLA MOZIONE CONCLUSIVA DEL CONSIGLIO NAZIONALE SU PROPOSTA DEL PRESIDENTE BEUX, TERMINI, IN PARTICOLARE “CENSURA”, CHE CI RIPORTANO AI TEMPI BUI DELL’ITALIA FASCISTA, CHE IN UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA COME LA NOSTRA, BASATA SU PRINCIPI COSTITUZIONALI DI LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E DI AGGREGAZIONE NEL RISPETTO DELLE LEGGI ITALIANE, SI SPERAVA DI NON LEGGERE E NON SENTIRE PIÙ, COSÌ COME AVVIENE OGGIGIORNO IN PAESI COME LA TURCHIA.

Ma cosa è successo?

Il resoconto dettagliato è contenuto nell’ottimo articolo che il caro Amico e Collega Antonio Alemanno ha pubblicato sul sito del Collegio di Foggia a questo link ARTICOLO SU CONDANNA E CENSURA PRESIDENTE E COLLEGIO TSRM FOGGIA

Proviamo a sintetizzare il più possibile, qui di seguito, alcuni fatti utili alla comprensione dell’accaduto e alla necessità di invalidare CON IMMEDIATEZZA quella mozione finale che costituisce un grave e inaccettabile precedente per la nostra Istituzione:

  • Intanto giova ricordare che, grazie alla Consulta Nazionale TSRM, è emerso come, in occasione della traduzione della direttiva europea 2013/59/Euratom in lingua italiana, gli uffici linguistici del Consiglio Europeo abbiano (a nostro parere guidati da volontà politiche e lobbistiche ostili alla crescita e all’efficienza del nostro Paese) tradotto il termine “practitioner” in “medico specialista” diversamente dalle altre traduzioni nelle lingue degli altri Paesi europei, infatti e non a caso, solo in Italia, si sono verificati i casi Marlia e Barga;
  • Grazie all’iniziativa della Consulta TSRM e AL TEMPO STESSO AGLI INTERVENTI IN CONSIGLIO NAZIONALE DEL COLLEGIO TSRM DI FOGGIA NELLA PERSONA DEL SUO PRESIDENTE DR. ALEMANNO, anche la Federazione Nazionale TSRM prende coscienza del problema e, utilizzando il lavoro sin qui svolto e prodotto dalla Consulta TSRM e dal Collegio di Foggia, formalizza e invia al Ministro della Salute e al Sottosegretario per gli Affari Europei, la richiesta di corretta traduzione della Direttiva e, nel Consiglio Nazionale de L’Aquila di marzo 2016 (errata corrige: nel Consiglio Nazionale di Roma – 23 e 24 ottobre 2015) , istituisce una Commissione/Gruppo di lavoro di lavoro ad hoc sull’argomento formata dal Presidente di Catania (Torrisi) (errata corrige: Presidente Catania del Collegio di Milano), di Foggia (Alemanno) e integrata successivamente con il Presidente di Novara (Di Nardo) che, con i responsabili del settore della Federazione in Comitato centrale, avrebbero dovuto INSIEME (es. verbale Cc  di Palermo 18-12-2015) proporre e avviare iniziative compreso quella di rivolgersi direttamente in altre sedi istituzionali (compreso l’Europa) in caso di “porte chiuse” da parte del Governo italiano. La chiusura da parte del Governo è puntualmente avvenuta. Infatti, il Ministero della Salute non solo non ha mai risposto alla Federazione, ma, come risposta indiretta e negativa, ha emanato quelle assurde ed inapplicabili Linee Guida, lesive dell’autonomia professionale del TSRM sancita dal nostro Profilo professionale;
  • Nel frattempo, considerato l’immobilismo e la situazione di stallo da parte della Federazione (nessuno della Commissione di solo tre anime era al corrente di iniziative sulla questione da parte del Comitato Centrale), il Collegio di Foggia, previa regolare delibera del Consiglio Direttivo (il Presidente Alemanno è fra i più rispettosi delle Istituzioni), nel rispetto del mandato e del ruolo assegnatogli dalla Legge, fra i quali quelli di tutela dei diritti dei cittadini mediante la vigilanza, tutela e valorizzazione della Professione e dei propri iscritti, decide di avviare formale iniziativa presso le autorità europee finalizzate ad ottenere una corretta traduzione della Direttiva in modo tale da poter INTERLOQUIRE e BATTERSI successivamente in Italia per un corretto recepimento della stessa;
  • A INSAPUTA della Commissione/Gruppo di lavoro di lavoro (di solo tre anime) regolarmente istituita per volontà del Consiglio Nazionale a marzo 2016 (errata corrige: ottobre 2015), pare che anche la Federazione abbia avviato analoga iniziativa presso le stesse autorità del Consiglio Europeo con stupore degli interlocutori che, in una comunicazione al Collegio TSRM di Foggia (leggi l’articolo del Presidente Alemanno), definiscono le richieste della Federazione “diverse” e “divergenti” da quelle del Collegio di Foggia e della Consulta TSRM che hanno, come è noto e pubblico, richiesto di tradurre il termine “practitioner” in “Professionista sanitario abilitato” (per leggere l’articolo CLICCA QUI). Per chiarire tutto questo il Presidente Alemanno ha formalizzato la richiesta alla Federazione di accesso agli atti con la speranza che non sia necessario l’intervento dell’Ufficiale giudiziario.

Ciò premesso, ritorniamo alla censura e alla forte condanna rivolta al Presidente e al Collegio di Foggia e affrontiamo anche la forma e la correttezza della procedura adottata:

  • Organi di un Collegio/Ordine professionale, perché deliberanti, sono;
    1. l’Assemblea degli iscritti (eleggono il Consiglio Direttivo e i Revisori dei Conti, approvano i bilanci consuntivi e preventivi, approvano le politiche professionali e tutto quanto non delegabile, …);
    2. il Consiglio Direttivo che, su mandato dell’Assemblea degli iscritti, realizza quanto proposto in occasione delle elezioni, consulta l’Assemblea degli iscritti su questioni fondamentali per la Professione, predispone i bilanci consuntivi e di previsione e le delibere di ogni iniziativa in modo tale che il Presidente (portavoce-rappresentante del Consiglio Direttivo) li possa esporre e sostenere nelle sedi istituzionali di rappresentanza, …;
    3. i Revisori dei Conti che sono, di fatto, i Garanti per l’Assemblea degli iscritti, sulle spese effettuate dal Consiglio Direttivo e sulla verifica delle giustificazioni e coerenza delle stesse con le delibere del CD, con i bilanci approvati e con le politiche professionali riportate nei verbali delle adunanze;
  • Prima di ogni Consiglio Nazionale, il Presidente e il Segretario della Federazione nazionale predispongono il documento di convocazione dell’Assemblea con una serie di argomenti all’Ordine del Giorno (O.d.G.) e relativa documentazione che viene inviata ad ogni Collegio per consentirne la discussione al suo interno e consentire di proporre integrazioni con altri argomenti non presenti nell’elenco;
  • Uno dei compiti fondamentali di chi presiede un’assemblea a carattere pubblico e democratico (Parlamento della Repubblica, Senato Accademico, Consiglio Comunale, … e Consiglio Nazionale della Federazione Collegi TSRM) è quello di garantire pari opportunità ai componenti della stessa, trasparenza e regolarità nella conduzione dell’adunanza. Nel caso del Consiglio Nazionale della Federazione TSRM, verificare che gli argomenti all’OdG siano stati preventivamente concordati, documentati e argomentati tenendo ben presente e verificando che le dichiarazioni e proposte dei singoli presidenti, siano espressione della volontà degli organi deliberanti del Collegio che rappresentano: un Presidente di Collegio, nelle sedi istituzionali, non rappresenta mai sé stesso ma la volontà degli iscritti all’Albo e del Consiglio Direttivo.

Per quanto sopra premesso, nella <<Convocazione Consiglio nazionale. Bologna: gg. 21.22 ottobre 2016>>, non compare la proposta di sanzioni per alcuno, ma solo:

(21/10/2016) Ore 14,30/19,30

Relazione del Presidente (60’)

  • Direttiva 2013/59/Euratom (R. Di Bella – C. Piccioli, 40’)

o Dibattito e mozione (80’)

……

quindi non compare né la richiesta di condanna e di censura e né è stata inviata ai Collegi la necessaria documentazione da poter consultare preventivamente da parte dei singoli Consigli Direttivi per una utile e compiuta discussione sull’argomento tale da consentire assunzioni di decisioni con piena responsabilità da riportare successivamente in seno al Consiglio Nazionale tramite il Presidente (leggi la convocazione del consiglio nazionale).

Se, al contrario, la richiesta di mozione di condanna e censura, preventivamente deliberata (!) dal rispettivo Consiglio Direttivo di appartenenza, proviene da uno o più Presidenti, questa deve essere pertinente, esposta ed argomentata con dati oggettivi, discussa e, come da regolamento, consentire la discussione con almeno due interventi di cui uno a favore e uno contrario (art. 24 del Regolamento), cosa che non è avvenuta come si evince dal resoconto del Presidente Alemanno, così come non è avvenuta la votazione segreta come previsto dall’art 23 del Regolamento che prevede di <<… votare a scrutinio segreto quando si tratti di deliberazioni concernenti persone …>>.

Proprio per la mancanza di preventiva proposta di condanna e censura non è stato possibile porre in essere una discussione compiuta e pertinente (vedi articolo di Alemanno) a maggior ragione se si pensa che al momento della richiesta di voto della mozione, oltre dieci presidenti avevano già lasciato l’assemblea.

Se a questo si aggiunge che la responsabilità vera ed oggettiva per le interferenze che si sono venute a creare ricade unicamente sul Presidente Beux, che ha omesso di informare, come doverosamente avrebbe dovuto, sulle iniziative intraprese in Europa, la costituita Commissione (di solo tre anime e di cui faceva parte anche il Presidente Alemanno oltre che i Presidenti di Catania e Novara).

Per questi motivi si chiede al Comitato Centrale e al Consiglio Nazionale l’invalidazione sia della mozione di censura e condanna sia del voto espresso perché non conforme al Regolamento e perché le responsabilità sono a carico di altri e NON DEL PRESIDENTE ALEMANNO.

Riflessioni:

Credo che a molti di noi, certamente al sottoscritto, viene da chiedersi: COME MAI TUTTO QUESTO ACCANIMENTO E AVVERSIONE NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE DEL COLLEGIO DI FOGGIA?

Care Colleghe e Colleghi, in attesa di una risposta da parte della persona interessata, teniamo a precisare che, NON ABBIAMO DIMENTICATO che il Presidente Beux ha accettato, senza preventiva consultazione dei 27000 TSRM o del Consiglio Nazionale, di rinunciare alla autonomia professionale del TSRM, in netto ed evidente contrasto con il nostro Profilo Professionale del TSRM, perchè è questo che è stato affermato firmando l’accordo sul “Management della erogazione delle prestazioni di diagnostica per immagini” dove viene riconosciuto al medico specialista radiologo la titolarità della decisione finale (l’ultima parola) sulla tecnica radiologica da porre in essere (come condurre una radiografia, proiezione, distanza fuoco-detettore, …), sull’ottimizzazione dell’indagine (quale dose erogare e come dobbiamo diaframmare, …), su quale apparecchiatura, sala e tecnica dobbiamo scegliere per eseguire una radiografia, ……, ESATTAMENTE IL CONTRARIO DI QUANTO È SCRITTO NEL NOSTRO PROFILO PROFESSIONALE CHE RICONOSCE <<Il tecnico sanitario di radiologia medica è l’operatore sanitario abilitato a svolgere, in conformità a quanto disposto dalla legge 31 gennaio 1983, n. 25, in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica tutti gli interventi che richiedono l’uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare nonché‚ gli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica>> e in base al quale si è stati formati con tre anni di studi di Alta Formazione Universitaria ed abilitati dallo Stato all’esercizio della Professione.

In conclusione,

noi tutti, considerato quanto sopra esposto, ci aspettiamo che nella riunione del prossimo Comitato Centrale si annulli quella parte di mozione che prevede la censura e la forte condanna ai danni del Collegio di Foggia e del suo legittimo Presidente e proponga una discussione serena e compiuta, con interventi di tutti gli attori coinvolti sulla richiesta di corretta traduzione in lingua italiana della Direttiva Europea 2013/59/Euratom, al prossimo Consiglio Nazionale, compreso l’intervento dei Rappresentanti-Coordinatori eletti della Consulta Nazionale TSRM.

REGOLAMENTO GENERALE DI FUNZIONAMENTO DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI PROFESSIONALI TSRM – Approvato ai sensi dell’art. 35 del DPR 05/04/1950, n. 221 in vigore dal 23/06/2016

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Codiali saluti

Francesco Paolo Sellitti

Rappresentante e Coordinatore

Consulta Nazionale Professione TSRM

Nota: Se altri colleghi, strutturati e studenti, desiderano essere inseriti nella mailing list TSRM, possono inviare la richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]  con all’oggetto “RICHIESTA ISCRIZIONE MAILING LIST TSRM“.

3 Risposte a “IN 51 ANNI NON ERA MAI SUCCESSO – LETTERA APERTA AL CONSIGLIO NAZIONALE E AI TSRM”

  1. Certamente, noi tutti quelli ci crediamo, ci aspettiamo che nella riunione del prossimo Comitato Centrale si annulli quella parte di mozione che prevede la censura e la forte condanna. Personalmente spero che prevalga il senso di responsabilità e di rispetto, verso l’autonomia e lo sviluppo professionale del TSRM al di sopra d’ogni sospetto.
    Fiduciosa d’un presto riconoscimento di quanto sostenuto fin’ora, invito caldamente a mantenere la serenità in pro di ricerche verso altre possibili plurimi vie da percorrere, nella consapevolezza di raggiungere il traguardo ambito.

    TSRM, Maria J. Pastor Lopez

  2. Buongiorno.
    In tutta questa vicenda la cosa più agghiacciante, secondo me, è l’accondiscendenza della stragrande maggioranza dei Presidenti! E qui i casi sono due: o il “povero” Antonio Alemanno sta sulle croste a tutti gli altri Presidenti, e non saprei proprio perché, oppure il Consiglio Nazionale è composto prevalentemente di “yes man”. Ricordo benissimo che quando io ero Presidente del mio Collegio, ovvero ai tempi di Natalino Bordigoni, i Presidenti agguerriti e battaglieri (e vi garantisco che sono quasi degli eufemismi) erano molto numerosi, forse addirittura troppi. E il tanto, a quei tempi, vituperato Natalino Bordigoni mai si sarebbe potuto permettere una simile forma di censura del pensiero e dei legittimi atti altrui. Per cui, lasciatemelo dire, si stava meglio quando si stava peggio. La mia impressione, ovviamente da fuori, è che ormai in Federazione sia ammesso un unico pensiero: quello del Comitato Centrale.
    Cordialità.
    Gian Mario

  3. Diecimila anni luce davanti a tutti, altro che “fuffe”! Mentre noi stiamo ancora rincorrendo l’autonomia professionale di cui i nostri dirigenti non sono ancora convinti (vedi accordo sottoscritto sul management prestazioni radiologiche di dicembre 2013)
    http://lm.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.quotidianosanita.it%2Flavoro-e-professioni%2Farticolo.php%3Farticolo_id%3D44839&h=uAQEO4s60&enc=AZPS1-misoeCVBpOpSt1T0BdqzfzKauMggeYiDBkpEB_S9rRXeEPLAst5sr9QsSe5g8&s=1

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